Le promesse di Internet e i miti infranti del web – II Parte
La democrazia digitale
È forse uno dei sogni più audaci che hanno alimentato lo sviluppo della rete. Ora che la politica si sta sempre più appropriando di Internet come canale di costruzione del consenso la realtà sta ponendo quesiti che pretendono una risposta. Il più importante riguarda probabilmente le regole su cui basare la democrazia digitale. Qualche esempio può aiutare a chiarire la dimensione del problema.
Esempio 1: Obama e le risposte online alla comunità di Reddit[1]:
Lo scorso agosto, durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali, Barak Obama ha risposto in tempo reale a 10 domande di altrettanti potenziali elettori della comunità di Reddit[2] ottenendo un risultato brillante: 3,8 milioni di page views, oltre 22 mila commenti. E la possibilità di diffondere su Twitter la foto del presidente che, come un cittadino qualunque, siede di fronte al portatile per rispondere alle domande degli altri cittadini qualunque: oltre 4 mila retweet.[3] Non c’è dubbio che, in termini di propaganda, la mossa si sia rivelata azzeccata. Ma, visti i casi di risposte generiche a domande specifiche, è lecito domandarsi se un beneficio esiste anche per gli elettori e non solo per i candidati ‘tecnologici’.
Da alcune risposte del presidente[4] emerge un valore informativo assai debole e i cittadini non hanno avuto la possibilità di replicare, né tanto meno di forzare il candidato ad essere specifico ed esaustivo. Commenta Fabio Chiusi sul blog ilNichilista:[5]
«…difficilmente in un confronto faccia a faccia, anche con uno solo di loro – ma preparato – il presidente avrebbe potuto scampare la domanda: perché dal vivo, contrariamente a un evento come quello su Reddit, si può incalzare – e farlo reclamando per sé tutta l’attenzione dell’interlocutore».
Insomma: il dibattito politico digitale è una grande risorsa, a patto però di assicurare agli interlocutori la possibilità di dialogo e di approfondimento. Se questo equilibrio è assente, il ‘rischio propaganda’ è assai elevato.
Esempio 2: Il movimento cinque stelle e il modesto risultato delle parlamentarie
Siccome la materia è incandescente, proviamo a stare sui numeri forniti dallo stesso Grillo:
«I voti disponibili erano circa 95mila per 1.400 candidati presenti in tutte le circoscrizioni elettorali incluse quelle estere”, ha spiegato il leader del Movimento con un post pubblicato sul suo blog a un paio di ore dalle chiusura dei ‘gazebo virtuali’».[6]
E ancora: «…tutto a costo zero. [È la] prima volta al mondo che un partito fa una cosa del genere e per di più a costo zero. Sono veramente soddisfatto».[7]
A fronte di tanta soddisfazione non sono però mancati i commenti critici. Le venti domande poste a Grillo e Casaleggio da Il Fatto Quotidiano sul modo in cui la dirigenza di M5S ha gestito le parlamentarie richiedono risposte puntuali ed esaustive. E quelle fornite dallo stesso Grillo non sempre lo sono. Alla domanda “Come si pensa di garantire trasparenza nelle votazioni?” egli ha risposto: “Non lo so, mi limito a fidarmi di chi ha sempre detto le cose come stavano…”. [8] Ingenuità, arroganza o mancata percezione del problema?
I due esempi sopra richiamati, benché profondamente diversi, sembrano avere in comune un elemento: l’assenza di regole chiare. Qualsiasi forma di democrazia, tradizionale o digitale, richiede che le regole del gioco siano eque per tutti i partecipanti (elettori, candidati ed eletti), che tutti i partecipanti le conoscano prima di iniziare la competizione e che possano verificare la corretta applicazione di tali regole in qualsiasi momento. La mancanza del diritto di replica nel caso di Obama e l’impossibilità di controllare la gestione delle preferenze nel caso di M5S sono esempi di una democrazia più imperfetta che digitale.
[1] http://www.reddit.com/ è un social network di notizie e di intrattenimento. Fondato nel 2006 e ora controllato da Conde Nast che permette a utenti registrati di pubblicare dei post sotto forma di link o di testi originali
[3] http://www.washingtonpost.com/business/technology/obama-on-reddit-by-the-numbers/2012/08/30/1965cd5c-f2a4-11e1-892d-bc92fee603a7_story.html
[4] Si veda il caso della domanda su Internet: http://www.reddit.com/r/IAmA/comments/z1c9z/i_am_barack_obama_president_of_the_united_states/
Digital democracy
This is maybe one of the wildest dreams nurturing the development of the web. Now that the world of politics is increasingly taking hold of the Internet as a channel to gain consensus, reality is asking questions that demand answers. The following examples will help clarify the extent of the problem.
Example 1: Obama and the answer to the Reddit community [1]
On August 2012, during the electoral campaign for the presidential elections, Barak Obama answered ten questions of as many potential electors from the Reddit community[2] in real time and achieved a brilliant result: 3.8 million page views and more than 22 thousand comments. And the opportunity to post a picture of the President sitting in front of his laptop to answer the questions of other citizens just like any other citizen: more than 4 thousand retweets.[3]
There is no doubt that, in terms of propaganda, it has proven to be a winning move. But given the numerous cases of generic answers to specific questions, one wonders if there is a benefit for electors and not merely for ‘technological’ candidates.
Some of the President’s answers revealed a very weak informative value[4] and citizens had neither the possibility to reply nor force the candidate to be specific and thorough. According to Fabio Chiusi on his blog ilNichilista:[5]
«…it is hard to imagine that in a face-to-face debate, even with only one – albeit well-prepared – citizen, the President would have been able to avoid answering the questions: contrary to what happened on Reddit, during a live session you can insist with the interlocutor – and do so demanding all his or her attention».
In short: the political-digital debate is an extraordinary resource, provided, however, that it gives all parties involved the opportunity for dialogue and in-depth discussion. If this balance is missing, the ‘propaganda risk’ is significantly high.
Example 2: The Italian political party Movimento Cinque Stelle and the mediocre results of the so-called parlamentarie.
As this is potentially a controversial issue, let’s start with the words and figures provided by the party’s charismatic leader, Beppe Grillo:
«There were about 95 thousand available votes for 1,400 candidates from all the constituencies, including the foreign ones» explained Grillo in a post published on his blog a couple of hours after the closing of the ‘virtual polling booths’.[6]
He continued: «…all at no cost. [It is] the first time worldwide that a party has done something like this and what’s more at no cost. I am really pleased with this».[7]
Despite the party leader’s satisfaction, the critics had their say. The twenty questions which Grillo was asked by the newspaper Il Fatto Quotidiano concerning the way the leadership of the M5S managed the parlamentarie deserve precise and complete answers. And those provided by Grillo do not seem to be entirely persuasive.
In answer to the question “How would you guarantee the transparency of [digital] voting?” he said: “I don’t know, I simply trust those who have always told it like it is…”.[8] Is this a case of naivety, arrogance or lack of understanding of the problem?
The two examples above, whilst very different, seem to have one thing in common: the absence of clear rules. Any form of democracy, whether traditional or digital, requires that the rules of the game are fair for all participants (electors, candidates and elected officials), all participants know the rules before the competition starts and can verify the correct application of these rules at any time.
The lack of the right of reply in the Obama case and the impossibility to control the management of preferences in the case of the M5S party are examples of a democracy that seems more imperfect than digital.
– To be continued –
[1] ] http://www.reddit.com/ is a news and entertainment social network. Founded in 2006 and now controlled by Conde Nast, it allows registered users to post links or original texts.
[3] http://www.washingtonpost.com/business/technology/obama-on-reddit-by-the-numbers/2012/08/30/1965cd5c-f2a4-11e1-892d-bc92fee603a7_story.html
[4] See the case in question on the Internet: http://www.reddit.com/r/IAmA/comments/z1c9z/i_am_barack_obama_president_of_the_united_states/
Thanks for the nice reply. Any other issue you would like to discuss?