Pratica di buona pubblicazione (Good Publication Practice)
Prosegue il ciclo di articoli dedicati al medical writing. Quello pubblicato qui di seguito tratta il tema chiave della pratica di buona pubblicazione, più nota come Good Publication Practice, la cui applicazione rappresenta garanzia di correttezza scientifica ed etica dei testi a carattere biomedico.
Buona lettura
La comunicazione delle ricerche biomediche è il frutto della collaborazione di molti professionisti con differenti competenze scientifiche. Gli autori, i collaboratori (biostatistici, medical writer) e le organizzazioni, quali CRO e agenzie di comunicazione, condividono la responsabilità di produrre manoscritti scientificamente ed eticamente corretti.
A questo proposito, nel 2003 la ISMPP (International Society for Medical Publication Professionals) ha stilato le linee guida per le buone procedure di pubblicazione (GPP1) per la comunicazione di ricerche biomediche sponsorizzate che sono state ulteriormente aggiornate nel 2009 per adeguarle all’evoluzione del mondo della ricerca clinica. Le GPP1 sono un elenco di raccomandazioni applicabili sia agli articoli per le riviste biomedicali che alle presentazioni ai congressi scientifici e aiutano gli autori ad assicurare l’integrità, la completezza, la trasparenza e la responsabilità dei loro manoscritti. Le GPP2 approfondiscono il ruolo degli autori e collaboratori, chiarificando in maniera particolare il ruolo del medical writer, indicano come dichiarare i rimborsi e gli onorari e come costituire un comitato deputato alla pubblicazione, e raccomandano l’uso di un piano delle pubblicazioni e di documentazione che traccino l’intero processo di pubblicazione.
Seguire le GPP garantisce il rispetto dei requisiti etici richiesti dalla Dichiarazione di Helsinki (aggiornata nel 2008) che dichiara che l’accuratezza e la completezza sono obblighi etici primari per le persone che comunicano la ricerca biomedica. E’ stata inclusa nelle GPP una lista di elementi indispensabili per produrre correttamente articoli e presentazioni.
Prima di cominciare, è importante scrivere un accordo sulla pubblicazione tra gli autori, il comitato deputato alla pubblicazione e lo sponsor. Sono considerati autori coloro i quali hanno contribuito all’analisi e all’interpretazione dello studio e rispettano i criteri sostenuti dalla ICMJE (International Committee of Medical Journal Editors). Il loro contributo deve essere riportato esplicitamente nella sezione Ringraziamenti o nella lettera di accompagnamento all’editore quando i requisiti del giornale non permettono di inserire queste informazioni nel testo. Gli autori possono chiedere la consulenza ai medical writer professionisti per preparare i loro manoscritti. Anche il contributo del medical writer deve essere esplicitato nei Ringraziamenti perché i medical writer non devono essere considerati “ghostwriters”. Un medical writer, inoltre, può essere qualificato come autore quando contribuisce in maniera significativa alle ricerche di letteratura e ai contenuti del manoscritto, per esempio di una revisione di letteratura. L’autore responsabile della pubblicazione deve dirigere il lavoro del medical writer e revisionare gli schemi preliminari e le bozze e prima della sottomissione tutti gli autori devono approvare la versione finale del manoscritto. Un medical writer deve assicurare, infine, che gli autori dichiarino ogni conflitto di interesse.
É consigliabile decidere quanto prima un piano di pubblicazione che possa aiutare gli sponsor a comunicare i risultati dello studio clinico alla comunità scientifica nei tempi corretti. Il piano di pubblicazione deve identificare le scadenze per la sottomissione ai congressi e tutte le possibili aree di pubblicazione (studi secondari). L’intero processo di pubblicazione deve essere registrato in una documentazione specifica che include l’accordo della pubblicazione, le bozze e le revisioni, le scadenze, l’approvazione degli autori della versione finale, la lista dei partecipanti alla pubblicazione oltre gli autori.
Le GPP devono essere implementate da tutti i protagonisti della ricerca biomedica per conseguire un’eccellente ed etica comunicazione scientifica.
Elisa Sala
Per approfondire
Wager E, Field EA, Grossman L. Good publication practice for pharmaceutical companies. Curr Med Res Opin 2003;19:149-154.
Graf C, Battisti WP, Bridges D, et al. for the International Society of Medical Publication Professionals. Good publication practice for communicating company sponsored medical research: the GPP2 guidelines. BMJ 2009;339:b4330.