XVIII Congresso nazionale AIOM: istituzioni, mondo della salute e imprese collaborano per sconfiggere il cancro
«In Italia vivono oltre tre milioni di pazienti con cancro, un terzo dei quali sono guariti. I risultati ottenuti spingono l’Associazione Italiana Oncologici Medici a fare sempre di più per la prevenzione e la lotta contro questa malattia». La dichiarazione che Stefania Gori, presidente eletta di AIOM, ha rilasciato durante cerimonia inaugurale del XVIII congresso dell’Associazione riassume in modo efficace la determinazione con cui l’associazione conduce la propria battaglia contro il cancro.
Duemila oncologi, oltre duecento infermieri, varie decine di associazioni di pazienti, le principali imprese farmaceutiche attive nel settore oncologico e una rappresentanza istituzionale al massimo livello hanno animato la prima giornata di lavori, caratterizzata dalla sessione inaugurale a cui è intervenuto il ministro della salute Beatrice Lorenzin.
Nel suo intervento il ministro ha sottolineato il valore, non solo economico, dello stanziamento di 500 milioni di € a favore del nuovo fondo per i farmaci oncologici innovativi, previsto dalla legge di stabilità.
«C’è la possibilità che queste risorse – ha continuato Lorenzin – siano stanziate anche per il 2018 e il 2019; esse svolgeranno una funzione fondamentale per rendere disponibili i nuovi farmaci oncologici di maggiore efficacia ai pazienti».
«Si tratta di sette farmaci realmente innovativi – ha chiarito Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM durante la conferenza stampa che ha preceduto l’inaugurazione – che includono i trattamenti immuno-oncologici, in grado di rafforzare il sistema immunitario contro il cancro, e le molecole “target” che colpiscono precisi bersagli delle cellule tumorali. La decisione di istituire questo fondo è importantissima, sia per il suo impatto sulla terapia dei pazienti, sia perché ci avvicina a realizzare il “Patto contro il cancro”, un progetto che inciderà a 360° sul modello di assistenza e sulla vita di milioni di pazienti».
«Stiamo vivendo un vero e proprio “rinascimento della scienza”– ha commentato Lorenzin– e il mondo della medicina si evolve così in fretta che non è possibile basare la lotta al cancro sulle sole risorse economiche. Per gestire i futuri cambiamenti sarà necessario adeguare i processi della sanità, inclusi quelli di finanziamento delle nuove cure, in modo altrettanto rapido».
«L’attenzione di AIOM – ha continuato Pinto – è soprattutto rivolta al futuro e, in particolare, alle iniziative di prevenzione. L’Italia si colloca agli ultimi posti per investimenti tra i 34 paesi OECD, con solo il 4,2% della spesa sanitaria totale. Questo provoca preoccupanti conseguenze negative: il 76,5% della popolazione adulta presenta almeno un comportamento a rischio (fumo, alimentazione sbagliata, sedentarietà, consumo eccessivo di alcool). Ciò ha un grave impatto sulle patologie oncologiche: molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano che troppo pochi italiani hanno scelto di adottarlo. L’esempio più evidente riguarda l’abitudine al fumo di tabacco: il 22% dei cittadini con più di 15 anni fuma. Poiché il 25-30% di tutti i tumori è correlato al fumo, la lotta al tabagismo continua a rappresentare una priorità.
Per questo AIOM ha deciso di lanciare il primo “Festival della prevenzione della innovazione in oncologia” per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia che spazia da stili di vita più sani, agli screening, alle armi innovative come l’immuno-oncologia. La manifestazione, sponsorizzata Bristol-Meyers Squibb prenderà avvio a novembre e toccherà 11 città con eventi che dureranno tre giorni e durante cui un gruppo di giovani oncologi illustrerà le regole della prevenzione, l’importanza dello screening e l’impatto delle nuove armi.
Il dato ISTAT – ha concluso Pinto – attesta come nel 2013, il numero di morti per cancro sia per la prima volta diminuito rispetto all’anno precedente. 1.000 morti in meno ci dicono che questa lotta si può vincere: sta a noi tutti collaborare e trovare i modi per riuscirci».